lunedì 16 luglio 2012

L'amor che move il sole e le altre stelle

Non vi posso stare a spiegare i perché, sarebbe troppo lungo e noioso e tornerei a parlare del mio ombelico.
Fidatevi e basta. Se vi va.

L'universo ci parla. Attraverso piccoli dettagli, coincidenze inaspettate, bellezze quasi insostenibili, colpi bassi ma che siamo in grado di ricevere, l'universo (altresì detto Dio, Gaia, l'Uno, Yahweh, Brahman o come preferite) risolve tutte le questioni aperte, le cose che non capiamo e che ci sembrano problemi, le incertezze, le ansie, i pensieri ossessivi. Pacifica e consola, porta a compimento e riapre nuove strade. 
Ma possiamo ascoltare le sue "parole" solo dietro alcune condizioni. Non perché l'universo sia in qualche forma cattivo, ma perché dobbiamo lavorare su di noi per avvicinarci allo stato naturale, quando ne capivamo appieno la lingua. Ora, nel nostro stadio di esseri minuscoli e imperfetti, ne possiamo intendere almeno qualche parola solo se:
- vogliamo realmente risolvere le questioni aperte, invece di conservarle come comodi rifugi per continuare a piangerci addosso e smettere di migliorarci
- siamo pronti a vivere fregandocene totalmente del giudizio altrui, per vivere ogni secondo esattamente come vogliamo. Che non significa vivere egoisticamente, anzi. Significa assumersi in pieno la responsabilità delle nostre azioni perché ammettiamo che non esista nessuno su cui scaricare le colpe, e ammettiamo che sarebbe ingiusto e vigliacco farlo. 
- smettiamo di pensare in termini di opposizione, e ci sentiamo parte di un tutto, in cui un dolore inflitto agli altri è una ferita inferta a noi stessi e una gioia provata da noi è una felicità per il cosmo intero.

Se gli uomini ascoltassero le "parole" dell'universo, preparandosi a riceverle e non rifiutandole quando gli giungono all'orecchio, il mondo sarebbe un posto ancor più bello e sicuramente più giusto. Perché non esistono uomini cattivi, ma solo uomini soli. E chi può sentirsi solo se sente che l'universo parla proprio a lui, e pure attraverso di lui?

E sinceramente se pensate che sono una trentenne pseudo-mistica e un po' bollita, non me ne frega niente. Io so che ciò che scrivo è vero. Ne ho le prove. Quali? Ve lo provo con i fatti, non con la logica: ho voglia di svegliarmi domattina e di andare nel mondo per incontrare tutto ciò che arriverà.




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